Prodotto
- Titolo: Donnie Darko (extended cut)
- Formato: Blu Ray (BD-50)
- Edizione: MHE/MovieMax, 2009
- Dischi: 1
- Confezione: amaray semplice
- Durata: 134 minuti
- Extra: disponibili (160 minuti)
- Lettura: non specificato
Video
- Risoluzione: 1920×1080
- Aspect Ratio: 2.35:1
- Codifica: VC-1
Audio
- Italiano: 5.1 DTS
- Italiano: 5.1 PCM Lineare
- Inglese: 5.1 DTS-HD Master Audio
Eccomi dinanzi uno dei blu-ray più discussi del panorama home video italiano. L’edizione in FHD di una delle più straordinarie perle cinematografiche mai concepite. Che dire del percorso storico di questo prodotto all’interno di un mercato delicato come quello home-video? E qual’è, in linea generale, il pensiero comune riguardante questo titolo da parte dell’acquirente italiano? Perchè il video è da dvd, perchè il video è pietoso, perchè gli oltre 290 minuti di materiale sono stati riversati in un unico disco, perchè gli americani hanno la versione migliore…ecco, più o meno, riassunte tutte le considerazioni popolari indirizzate verso l’ennesimo prodotto home-video per il mercato nostrano sofferto durante la sua gestione e la sua successiva messa in vendita e che, alla fine, ovviamente complice l’impegno di chi si è preso la briga di distribuire il master da noi, è riuscito a raggiungere lo scaffale e a meritarsi, opinione personale, l’acquisto. Tutte critiche che, estratte a istinto dall’analisi del prodotto, hanno anche un motivo più o meno soppesato, mentre se razionalizzate, perdono come chiacchere al vento. Questo perchè il blu-ray di questo capolavoro è, in realtà, ben distante dal lerciume con il quale è stato commentato da gran parte dell’utenza italiana ed è anzi meritevole di interesse, per vari motivi. E ora andremo a vederne i motivi.
Video
Ecco il punto focale attorno al quale sono state cucite le critiche più aspre e saccenti sul lato tecnico del prodotto. E’ vero che la qualità video non è esattamente da blu ray e si rivela poco più che un baffo sopra la SD, pur annotando che la risoluzione è comunque ancorata all’equivalente casalingo del 2K (siamo quindi di fronte allo standard 1920×1080), ma bisogna considerare l’origine sorgente del materiale, la qualità e i limiti del girato, le tecnologie con la quale il film è stato originariamente filmato e post-prodotto, che ovviamente navigano nel range low-budget. Quindi è pur vero che l’edizione americana possiede un master contenente un croma che può vantare una maggiore valorizzazione della fotografia (seppur lieve), ma Donnie Darko parte da un negativo su cinepresa analogica che di certo non vanta, il primo, chissà quale risoluzione e, la seconda, chissà quale tecnologia per la ripresa e l’archiviazione di informazioni. Per cui la qualità video si allinea alla natura dovuta ai limiti del girato, e non si distanzia grossomodo dall’originale interpositivo proiettato in sala nel 2001, per cui non aspettatevi chissà quale upgrade o chissà quale parità con la versione su pellicola stampata per sala, anch’essa tutt’altro che eye-catching.
Non pensiate quindi che l’edizione USA fosse chissà su quale pianeta. Basta leggersi la recensione su blu-ray.com per constatare come anche il livello della versione americana non sia chissà quale perizia tecnologica e di come si attenga, anch’essa, alla naturale condizione del master di partenza. Per cui, volete ribadire la storia della qualità non eccezionale, non all’altezza delle risorse blu-ray e poco potenziata rispetto al Dvd? Ragazzi, il blu ray rispecchia semplicemente le limitazioni della fonte sorgente e non ci si può aspettare molto da un film realizzato con un budget di 3.7 milioni di dollari. Questa versione mette su schermo delle differenze marginali rispetto alla controparte home video distribuita in Dvd anni addietro, pur contando su una maggiore fedeltà del colore, un quadro cromatico enpowered, maggiori dettagli esposti e visibili all’occhio umano e una resa tecnica relativa alla trasmissione dei dati pressoché perfetta e priva di problematiche nell’encoding.
Chiunque vorrebbe una resa visiva capace di spremere ogni possibilità del potenziale blu-ray, dovrà attendere un totale rifacimento che parti da uno scanner del negativo, restauri la pellicola fotogramma per fotogramma e presenti il tutto in una versione masterizzata ultra potenziata digitalmente, magari in 2K o 4K. Versione che, tra l’altro, è stata finalmente realizzata dopo 16 anni, infatti è stato da poco annunciata, al momento in cui scrivo questa recensione, la versione rimasterizzata in 4K in edizione limitata supervisionata e approvata dal regista Richard Kelly in uscita per il mercato home video britannico a partire da dicembre 2016. Versione della quale, però, ancora non si conosce l’effettivo stato del quadro video, non essendo ancora stata pubblicata. Oppure, ricollegandomi al punto di partenza, chiunque voglia una versione migliore dovrà attendere un “semplice” remaster digitale che potenzi il master verso un livello di qualità tecnica superiore.
Detto questo, ribadisco che il fattore video del BD di Donnie Darko ha le caratteristiche e le condizioni video nel complesso sufficienti, di certo non sono frutto di un remaster nè di un particolare potenziamento digitale dell’immagine ma, semplicemente, le versioni home video esistenti rispecchiano la provenienza dei materiali e coloro che se ne sono occupati non hanno fatto nulla più di quel che avrebbero potuto fare, lasciando il comparto video nella sua condizione naturale. Il blu ray italiano si allinea alla controparte USA, giusto un pelino sotto forse, e non fà niente di peggio rispetto a qualsiasi altra edizione esistente nel resto dei mercato. E pur vero che potevano dedicargli un trattamento maggiore, magari rimasterizzando digitalmente l’immagine, partendo sempre dalla fonte accessibile, ma questa mancanza và casomai imputata al curatore locale dell’edizione madre, unico proprietario dei diritti sul master. Il distributore italiano ha acquisito il materiale sorgente disponibile e lo ha trasferito in un BD-50 con la compagnia di ben 160 minuti di extra senza particolari problemi di compressione e di suffering durante l’encoding, tant’è che l’immagine mai si squadra e mai appare seghettata o tecnicamente problematica, tranne, forse, i fotogrammi nell’apertura.
- Video: 7/10
Audio
Aspetto ricco di attenzione, fruttificato nel nome della buona volontà di offrire un materiale di qualità da parte del distributore locale. In questo caso il distributore ha curato il comparto audio rifilando una serie di gemme di operato. Innanzitutto, offrendo la traccia in lingua madre in DTS HD Master Audio 5.1 e successivamente concretizzando due differenti codifiche sviluppate per la traccia audio in italiano. La prima offre audio, effetti e musiche in DTS 5.1, la seconda viene invece offerta in PCM Lineare 5.1. Il risultato è eccellente per ambedue le parti e il rapporto qualità/quantità del pacchetto audio di questo blu ray risulta encomiabile.
Ricordo, per chiunque non lo sappia, che l’audio in lingua di una particolare edizione per un dato paese è totalmente a carico del distributore locale di quell’edizione. Ovvero, in un blu ray italiano, l’audio in lingua nostrana dev’essere specificatamente creato dal distributore dell’edizione italiana e non può essere fornito dal proprietario del master dell’edizione madre. Quindi se domani arrivasse il blu ray italiano del film Y distribuito da Warner Bros., la traccia italiana, per scelta della codifica, lavoro tecnico, missaggio e quant’altro, sarebbe interamente a carico della sede italiana della Warner Bros., e non sarebbe frutto in alcun modo della sede madre della stessa società. Per fare un esempio, la traccia italiana del blu ray di Mad Max Fury Road sono frutto dell’editore locale e non di certo della compagnia madre che ha prodotto l’home video in USA. Anche la scelta di integrare tracce in altre lingue dipende sempre dall’editore/distributore locale.
Per cui in questo caso mi sento di promuovere il lavoro svolto, attuato per offrire una discreta pluralità di tracce audio di qualità. In questo blu ray si può godere della miglior offerta audio attualmente disponibile e si può notare come il lavoro svolto dall’editore italiano è stato ben dedicato.
- Voto: 8/10
Authoring
Il lavoro di authoring è denotabile da una moltitudine di ricchezze presenti nel blu ray, pur con i suoi contro. La localizzazione è ovviamente eccellente sia per ciò che concerne la confezione che i sottotitoli durante la visione, sia per il film che per gli extra, anch’essi interamente sottotitolati e localizzati nella nostra lingua, contenuto dopo contenuto.
Si aggiunge anche un massiccio lavoro fatto per integrare una marea di contenuti extra, il cui costo di acquisto da parte del distributore italiano risulta ignoto. Ecco quindi un edizione ricca con ben 160 minuti di materiale speciale. All’interno si trova di tutto e ogni elemento extra è davvero ricco di fascino, giustificato e realizzato con gusto. Lascio a voi il piacere di scoprire tutta l’abbondanza del materiale. La scelta del formato si rivela eccellente con l’uso di un disco da 50 giga per contenere i 160 minuti di extra e i 134 della pellicola. Nonostante l’elevata quantità di contenuti, il riversamento dei tali in un unico disco, senza lo split in due, risulta essere stato compiuto in modo delicato e vincente, senza problemi di compressione.
Il master di provenienza denota, come già detto, una qualità di certo non eccezionale ma è un fatto del tutto giustificabile dalla natura della produzione ed offre comunque un aspetto assolutamente decente, decoroso e guardabile, tutt’altro che “spazzatura”. Forse si poteva garantire una codifica più forte, che elevasse il bitrate per la trasmissione dati, ma va bene lo stesso. Il transfer è ottimo, grazie alla complice dualità tra il peso in dati del master stesso e l’uso di un disco da 50 giga che offre un bitrate moderato e ben distante dai problemi di contenimento del materiale che altrove si sarebbero riscontrati, le tracce audio fornite sono eccellenti, il disco offre una ricchezza di contenuti extra superba e se si vuole ricavare un difetto è l’assenza della versione originale del film, dato che il prodotto offre solo la versione estesa, l’extended cut, ben differente dalla theatrical cut. Un vero peccato, dato che per godersi appieno questo film è estremamente consigliato la visione della versione originale e, solo successivamente, dell’integrale, la quale riduce una parte del fascino enigmatico e criptico della pellicola. La presenza dell’originale in realtà era nei piani dell’editore e doveva essere integrata in questo disco, grazie alla tecnologia che permetteva di inserire due film minimizzando lo sfruttamento dello spazio. Scelta che poi non si è concretizzata. Peccato.
- Voto: 7,5/10
Il Film
Difficile commentare un film del genere in questa sede, dato che in questo articolo il punto principale è l’analisi del prodotto e non del film in sé, tantè che a quest’ultimo, in questa tipologia di articoli, riserbo solo un piccolo spazio. Per un eventuale analisi specifica e interamente dedicata al film, quindi, dovrete aspettare la recensione ufficiale del sottoscritto nell’apposita sezione (categoria Cinema con tag [Recensioni]).
Volendo quindi prefiggermi di non andare per le lunghe e di finalizzare un commento nutrito ma non particolarmente lungo, posso iniziare col dire che questo film, e lo dico prima di argomentare, è un capolavoro, una perla visionaria da mille e una notte, un flusso creativo costantemente ispirato da tanti piccoli pezzi di idea che si sono incontrati, sono stati sviluppati, hanno formato una storia coesa, unica e unificata, costruita con quel tocco artistico che brucia nel cuore di ogni artista, generato autonomamente nel cuore dell’artista e mai intaccato dalla malizia delle logiche di mercato delle corporazioni industriali. Siamo di fronte un film realmente unico, che ancora oggi è oggetto di analisi, un analisi continuamente messa al centro dell’opinione critica pubblica, ancora oggi discussa e costantemente in balia delle mille differenti interpretazioni che il pubblica ha dato e dona ogni volta al film di Richard Kelly.
Cosa avrà voluto esprimere e cosa voleva esattamente dire al mondo, il regista di questo film? Io penso innanzitutto che quest’opera non condivide l’aspetto comune delle opere cinematografiche. In breve, non ha uno e un solo messaggio espressivo, non è chiaro e trasparente nella sua espressione, non ha una e una sola morale specifica, non è composto dalla classica strutturazione “trama + personaggi + obiettivo dei personaggi + morale della storia”. Non è, come moltissimi film, un viaggio dove si parte da A e si arriva B, e tutto ciò che succede nel mezzo viene spiegato perfettamente, ha sempre un senso logico e un motivo e un chiaro obiettivo narrativo, sia esso stupido e superficiale, o sia esso più profondo e sentito. Questo film è un insieme di contenuti, di concetti ideologici e tematici, di differenti elementi che Richard ha ideato nel suo collage pittoresco ricco di ambiguità e segnato dall’unicità visionaria nel pensare, ideare, creare e comporre un film del genere.
Questo film è quanto di più diverso si possa vedere nella storia del cinema, è una summa psicologica e mentale di un regista che ha avuto una visione e ha voluto realizzarla, mettendo in gioco una storia complessa, stratificata, criptica, enigmatica, affascinante, ricchissima di fotogrammi di qualità unica, senza un secondo che sia stato girato e buttato lì tanto per riempire e senza che ci sia un singolo fotogramma che sia stato concepito senza la medesima altezzosità artistica che permea l’intero lavoro. Nemmeno la difficile analisi estraibile dai film dell’era del cinema muto, con la loro profondità di linguaggio, possono competere con la complessità di quest’opera. Come non citare, in aggiunta, il sonoro del film. Le sue musiche, la ricerca selettiva del brano e la sua collocazione sapientemente ripartita all’interno del film, la sua fusione col fotogramma e la sua quantificazione, fanno parte del processo intellettuale che hanno contribuito alla qualità stupefacente dell’opera. Donnie Darko è un esoscheletro genetico che comprende musica, immagini, significati, fotogrammi onirici, personaggi brillantemente caratterizzati, direi un corpo artistico che trasuda espressione in ogni momento e pure di un certo spessore.
E mi fermo qui. Un film stupendo, nel quale il paradosso del destino e del rapporto di effetto/causa, le scelte razionali dell’individuo, il percorso nello spazio tempo, la psicologia del personaggio con l’aggiunta di nozioni culturali di fisica e matematica sono i punti chiave di un opera brillante.
Voto: 9,5/10
Conclusione
Un film brillante, caratterizzato da un master che lascia il tempo che trova ma che, cosa importante, ci dona la possibilità di godere questo capolavoro del cinema intellettuale, significativo ed espressivo, trasferito in modo solido e accompagnato da un lavoro svolto in fase editoriale ricco e completo, che mette a segno quattro punti di forza primari quali extra in quantità industriale (scelti razionalmente e tutti di bell’effetto), localizzazione ottima, tracce audio qualitativamente generose e scelta del disco a doppio strato. Pur con una qualità video che ha poco di HD e pur mancando la versione originale (essenziale per la visione), consiglio questa versione a chiunque abbia già visto la suddetta e vorrebbe rivederlo sotto un altro punto di vista. Fidatevi, l’integrale aggiunge moltissime parti donando allo spettatore una maggiore quantità di punti di riferimento interpretativi e analitici, mettendo in ballo una veste esplicitativa specifica, non necessariamente “più ricca” o “migliore”, ma sempre di grande spessore e forte di una ricchezza e di un fascino tutto suo, un fascino unico. Un edizione integrale insomma complementare alla theatrical, non “migliore”, ma ugualmente di grande valore, che durante la visione dona quella marcata sensazione di vedere un film quasi differente. In conclusione, han fatto quel che han potuto laddove hanno avuto poco o zero margine di scelta/potere (la qualità del master di provenienza che han inserito così come l’hanno ricevuto e l’acquisto dei diritti sulla versione originale) e si son invece sbizzarriti laddove il potere dell’editore è totale: cura delle tracce audio, extra, localizzazione, cura estetica del prodotto e scelta del formato relativo al disco. Un prodotto quindi non perfetto e con un paio di punti deboli appurati in sede di analisi, pur con tutte le giustificazioni del caso, ma ricco di qualità e che permette una brillante visione alternativa di un capolavoro. A voi la scelta.
- Voto prodotto: 7,5/10
Oltre al DVD Ne ho una copia BR ita trovata per caso in una bancarella.. concordo.
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🙂
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