La coroncina della Divina Misericordia è una preghiera che venne insegnata da Gesù a suor Faustina Kowalska il 14 di settembre del 1935. Il 13 di settembre, suor Faustina, vedendo un angelo sul punto di eseguire un tremendo castigo sull’umanità, fu ispirata di offrire a Dio «il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità» del suo dilettissimo Figlio «in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo». Durante la recita della preghiera, l’angelo si ritrovò impotente ad eseguire il castigo e lo stesso non ebbe mai luogo. E fu il giorno dopo, il 14 settembre del 1935, che Gesù le chiese di recitare con le medesime parole la suddetta Coroncina. Nacque così la Coroncina della Divina Misericordia, facente parte della «rivelazione privata» 1 di santa Faustina Kowalska.
- Essendo la rivelazione terminata, le rivelazioni private non sono necessarie per la salvezza dell’anima; il loro scopo, essenzialmente, è di riportare il fedele alla rivelazione e di ricordare ad una generazione di fedeli, in un particolare momento storico, l’Amore di Dio ed i contenuti della fede da Lui scaturiti. Quando il popolo si allontana, Dio concede ad un’anima particolare una rivelazione privata, affinchè da essa scaturisca ulteriormente e nuovamente l’interesse per Dio, si riaccenda il lume della fede e la fiamma dell’amore ad una nuova generazione. Le apparizioni di Maria, quelle realmente accadute, rientrano anch’esse tra le rivelazioni private.
Coroncina della Divina Misericordia
Recitare le preghiere seguenti:
Padre Nostro, Ave Maria, Credo
Poi, usando una comune corona del Rosario, sul grano del Padre Nostro bisogna dire:
Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero
Sui grani dell’Ave Maria, bisogna dire:
Per la sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero (x10)
Ripetere nuovamente la preghiera “Eterno Padre…” sul grano del Padre Nostro più “Per la sua dolorosa Passione…” sui grani dell’Ave Maria fino a che non si raggiunge la quinta ed ultima decina. Una volta terminata, bisogna dire per 3 volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero
Una volta conclusa, si può dire la seguente preghiera:
O Dio Clementissimo, Padre delle Divine Misericordie e Dio d’ogni consolazione, Tu non vuoi che alcuno perisca dei credenti che sperano in Te, volgi il tuo sguardo su di noi e moltiplica le tue Misericordie secondo la moltitudine delle tue commiserazioni, affinchè, anche nelle più grandi calamità di questa vita, mai ci abbandoniamo alla disperazione ma, sempre fiduciosi, ci sottomettiamo alla tua Volontà, che è la stessa tua Misericordia. Per Gesù Cristo nostro Signore.
Amen
Misericordia Divina, confido in te

Promesse Divine di Cristo
Queste furono le promesse che Gesù rivela a santa Faustina Kowalska nel Diario della Santa.
“Concederò grazie senza numero a chi recita questa Coroncina, perché il ricorso alla mia Passione commuove l’intimo della mia Misericordia.
Quando la reciti, avvicini a me l’umanità. Le anime che mi pregheranno con queste parole saranno avvolte dalla mia Misericordia per tutta la loro vita e in modo speciale al momento della morte.
Invita le anime a recitare questa Coroncina e darò loro ciò che chiederanno. Se la reciteranno i peccatori, riempirò la loro anima con la pace del perdono e farò si che la loro morte sia felice.
I sacerdoti la raccomandino a chi vive nel peccato come una tavola di salvezza. Anche il peccatore più indurito, recitando sia pure una sola volta questa Coroncina, riceverà qualche grazia dalla mia Misericordia.
Scrivi che, quando questa Coroncina sarà recitata accanto a un morente, mi collocherò io stesso fra quell’anima e il Padre mio, non come giusto giudice, ma come salvatore. La mia Misericordia infinita abbraccerà quell’anima in considerazione delle sofferenza della mia Passione.
I. Come già appurato, la coroncina fu rivelata alla giovane suora, oggi santa, in riparazione dei peccati del mondo e per placare l’ira di Dio. Essa funge da ponte, tra l’uomo e Dio, affinché da esso non abbia Giustizia, ma Misericordia.
II. La recita della coroncina viene richiesta alle ore 15.00 del pomeriggio, l’ora della crocifissione di Gesù nel Venerdì Santo, ma può essere liberamente recitata in qualsiasi ora del giorno. Usufruendo di questa coroncina si fa ricorso alla Misericordia Divina.
III. Secondo quanto rivelato da Gesù, Egli concederà «grazie senza numero» a chiunque faccia ricorso a questa coroncina e concederà tutto ciò che gli verrà chiesto, se ciò è conforme alla Sua Volontà e al benessere spirituale dell’anima.
IV. Se si recita questa Coroncina vicino ad un agonizzante in peccato mortale, esso otterrà la certezza morale di ricevere la grazia della penitenza finale – la quale dovrà essere liberalmente accolta – affinchè possa ottenere la salvezza eterna in punto di morte.
V. Il fedele non deve pensare che questa coroncina sia il lasciapassare automatico per qualsiasi grazia. Quest’ultima deve comunque essere concorde con la volontà di Gesù ed il fedele di turno, chiaramente, deve vivere in un atteggiamento di coerenza con il Vangelo nel proprio cammino cristiano. Non ci si comporta come vuole, vivendo liberamente nel peccato e mancando di osservare il rispetto nei confronti del prossimo, per poi pregare questa Coroncina sperando di ottenere tutto.
VI. È quindi bene recitarla consapevoli di vivere coerentemente con il Vangelo, mediante un cammino di fede e frequenza sacramentale, accrescendo le virtù cristiane ed esercitando Misericordia nei confronti del prossimo.
VII. Questa coroncina è straordinaria per coloro che vivono nel peccato quotidiano senza più riuscire ad uscirne. Se recitata dunque in buona fede, adempiendo alle richieste di esercitare Misericordia nei confronti del prossimo, i fedeli possono attendersi il compimento delle promesse di Cristo.
Immagine di Gesù Misericordioso
così come apparso a suor Faustina Kowalska.
Chi recita la coroncina della divina misericordia dovrebbe essere piu calmo ok e secondo me io non vedo dei benefici ok.
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Ciao Paolo, grazie per avermi scritto.
Vi possono essere elementi vari che ostacolano la riuscita della preghiera. Ad esempio, quando preghi, pretendi che Dio agisca e risolva nell’immediato il tuo problema, pretendendo che risolva tutto e subito? Oppure non sei confessato ed in stato di grazia? O non sei sicuro che quanto da te richiesto possa venire risolto, mancando di fede? Sei incostante nella preghiera e abbandoni il tutto dopo poco? Tutte queste cose sono di fatto ostacoli verso il compimento della preghiera. E sono ostacoli comuni.
Continua a farla e rifarla, non abbatterti, prova e riprova, sii continuo e persisti. Continuità e costanza sono due materie prime fondamentali nella preghiera. Puoi anche diversificare la preghiera, aggiungendone di altre: ad esempio c’è il Santo Rosario, preghiera mariana per eccellenza. Prega e non conversare con uno stato mentale alterato, altrimenti alimenti ed alteri ciò che è già alterato di suo.
Persisti nella preghiera.. e non soltanto per qualche giorno o settimana.
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Un’altra cosa.
I benefici spirituali, generalmente, non giungono necessariamente subito, nell’immediato: occorre tempo, e questo ‘tempo’ è il tempo di Dio e non il nostro. Il Suo differisce dal nostro. Non ti preoccupare, che se non vedi luce immediatamente dopo la preghiera, la suddetta arriverà comunque, perché il beneficio, come detto, può giungere strada facendo, in un secondo momento, sul lungo termine, quando meno ce lo aspettiamo.
È po’ come quando entri in una galleria: ci vuole tempo prima di arrivare al punto d’uscita che sta all’opposto, ove si potrà nuovamente rivedere un po’ luce. Il cammino lungo il tunnel è quasi tutto nella penombra, come se non avesse mai fine, ma alla fine le cose cambiano e la luce, d’improvviso, giunge.
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