Una lettera sul futuro del mondo: ‘‘Padre, la Madonna è molto scontenta perché non si è fatto caso al Suo messaggio del 1917’’

Sono in particolar modo legato alle apparizioni che ebbero luogo a Fatima dal 13 maggio al 13 ottobre del 1917 e ai contenuti ad essa associati. Il fenomeno “Fatima” è un autentico prodotto mariano, costituito e confezionato nei migliori dei modi per favorire chiunque ne accetti e ne segua il messaggio. Una delle mariofonie più importanti che siano mai esistite, realizzata secondo i cardini qualitativi che la Madre di Dio profonde in ogni sua più piccola opera. Se l’uomo si allontana dalla fede, avviandosi verso l’auto-realizzazione, io-orientata, a scapito della cristo-realizzazione, Dio-orientata, subentra l’effetto implicito della dispersione dell’anima. Dio fa di tutto per riportarlo a sé.

Non soltanto le cinque apparizioni di quell’anno mi accompagnano ancor oggi, ogni giorno, ma quanto successo dopo, tra cui il cammino religioso di suor Lucia, è illuminato dalla continua presenza di Dio nella vita di una singola anima, che ebbe modo di orientarsi secondo il Signore per tutta la vita, potendo conservare in se stessa, per grazia dello Spirito Santo, una prosecuzione del carisma profetico di Fatima. Fatima è la mariofonia del 1917, è la vita privata dei tre pastorelli ed è la vita mistica di suor Lucia, messaggera ed apostola del secolo più tribolato di ogni tempo. Ogni qual volta si scopre – si rivela – un pezzo aggiuntivo interconnesso alla fenomenologia di “Fatima”, sono pronto ad aprire il mio cuore e accoglierlo.

La fine dei tempi che verrà è racchiusa nell’Apocalisse di San Giovanni, l’ultimo dei testi sacri della Scrittura, testo profetico e chiusura ufficiale della Rivelazione di Cristo. Dio vede in se stesso il futuro del creato – Egli contiene passato, presente e futuro, vedendo ciò che l’uomo sceglierà di fare in accordo con il suo libero arbitrio – e ne rivela i giorni ultimi, mediante la comunicazione divina dell’arcangelo a san Giovanni. Verrà l’anticristo, giungeranno gli ultimi tempi, poco prima della seconda venuta di Cristo.

Le mariofonie – apparizioni mariane – sono legate al presupposto escatologico dell’apocalisse. Esse ricordano quanto il testo sacro conserva, e riportano l’uomo a ciò che Dio rivelò di se stesso. Per ricordare che la Sua Parola è reale, nei tempi di buio della fede Dio invia dei messaggeri che ricordano quanto afferma la Scrittura, nel tentativo di riportare l’uomo alla sua parola. Egli vivifica la fede, rinnovandone l’interesse di generazione in generazione, accompagnando la comunicazione dei messaggi con una serie di manifestazioni sovrannaturali che avvengono per conto di Dio: le apparizioni di Maria Santissima.

Così facendo, Dio opera una serie di strategie promozionali di se stesso, per far sì che gli uomini del tempo ateo e post-illuminista tornino a lui, proprio quando la fede nel cuor dell’uomo viene meno. Eccovi la lettera che suor Lucia inviò a padre Agostino il 22 maggio 1958: documento ricco di Dottrina capace di suscitare una santa meditazione sulla realtà odierna. Profetico e anticipatore dei tempi odierni, suor Lucia stilò un atto testimoniale escatologico, che parla all’uomo oggi come allora. Una lettera senza tempo, un’opera di richiamo salvifico, una rivelazione privata che richiama l’uomo a Dio.

Lettera integrale di suor Lucia
a padre Agostino Fuentes
22 maggio 1958

“Padre, la Madonna è molto scontenta perché non si è fatto caso al Suo messaggio del 1917. Né i buoni né i cattivi vi hanno fatto caso. I buoni vanno per la loro strada senza preoccuparsi, e non seguono le norme celestiali: i cattivi, nella via larga della perdizione, non tengono in alcun conto i castighi minacciati. Creda, Padre, il Signore Iddio molto presto castigherà il mondo. Il castigo sarà materiale, e si immagini, Padre, quante anime cadranno nell’inferno, se non si prega e non si fa penitenza. Questa è la causa della tristezza della Madonna.

Padre, lo dica a tutti: la Madonna tante volte mi ha detto «Molte nazioni spariranno dalla faccia della terra. Nazioni senza Dio saranno il flagello scelto da Dio per castigare l’umanità se noi, per mezzo dell’orazione e dei Sacramenti, non otterremo la grazia della loro conversione». Ciò che affligge il Cuore Immacolato di Maria e di Gesù è la caduta delle anime religiose e sacerdotali. Il demonio sa che i religiosi e i sacerdoti, trascurando la loro eccelsa vocazione, trascinano molte anime all’inferno. Siamo appena in tempo per trattenere il castigo del Cielo.

Abbiamo a nostra disposizione due mezzi efficacissimi: l’orazione e il sacrificio. Il demonio fa di tutto per distrarci e toglierci il gusto della preghiera. Ci salveremo, oppure ci danneremo. Però, Padre, bisogna dire alle persone che non devono stare a sperare in un richiamo alla preghiera e alla penitenza né da parte del Sommo Pontefice, né dei vescovi, né dei Parroci, né dei Superiori.

È già tempo che ognuno, di sua iniziativa, compia opere sante e riformi la sua vita secondo i richiami della Madonna. Il demonio vuole impadronirsi delle anime consacrate, lavora per corromperle, per indurre gli altri alla finale impenitenza; usa tutte le astuzie, suggerendo perfino di aggiornare la vita religiosa!

Ne proviene sterilità alla vita interiore e freddezza nei secolari circa la rinuncia dei piaceri e la totale immolazione a Dio. Lo ricordi, Padre, che due fatti concorsero a santificare Giacinta e Francesco: l’afflizione della Madonna e la visione dell’inferno. La Madonna si trova come fra due spade; da una parte vede l’umanità ostinata e indifferente ai castighi minacciati; dall’altra vede noi che calpestiamo i SS. Sacramenti e disprezziamo il castigo che ci avvicina, restando increduli, sensuali e materialisti.

La Madonna ha detto espressamente: “Ci avviciniamo agli ultimi giorni”, e me lo ha ripetuto tre volte. Affermò, prima, che il demonio ha ingaggiato la lotta finale, dalla quale uno dei due uscirà vittorioso o sconfitto. O siamo con Dio, o siamo col demonio.

La seconda volta mi ha ripetuto che i rimedi ultimi dati al mondo, sono: il S. Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. La terza volta mi disse che, esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli uomini, ci offre con tremore l’ultima ancora di salvezza: la SS. Vergine in persona, le sue numerose apparizioni, le sue lacrime, i messaggi dei veggenti sparsi in tutte le parti del mondo. E la Madonna disse ancora che, se non l’ascoltiamo e continuiamo l’offesa, non saremo più perdonati.

È urgente, Padre, che ci si renda conto della terribile realtà. Non si vuole riempire le anime di paura, ma è solo urgente richiamo, perché da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al S. Rosario, non c’è problema né materiale né spirituale, nazionale o internazionale, che non si possa risolvere col S. Rosario e con i nostri sacrifici. Recitato con amore e devozione, consolerà Maria, tergendo tante lacrime dal suo Cuore Immacolato.”

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