
Una pratica che fu rivelata da Gesù a santa Margherita Maria Alacoque è quella dei Nove Venerdì del mese.
L’apparizione che la santa ebbe rientra tra le cosiddette “Rivelazioni Private”: sono tali quelle manifestazioni di origine sovrannaturale, che siano da parte di Gesù o di Maria, avvenute ad una o più persone dopo il termine della Rivelazione di Cristo e che non sono necessarie per la salvezza dell’anima, essendo le modalità salvifiche già rivelate e compiute nella Scrittura: la Rivelazione di Cristo è terminata – Tuttavia, nonostante non siano necessarie per la salvezza e non rientrino nel deposito della fede, sono comunque di aiuto e supporto per la vita di un cristiano, essendo esse delle grazie aggiuntive gratuitamente concesse da Dio, non per il merito di chi le riceve, ma per Misericordia. Il loro ruolo, infatti, è di aiutare il fedele a vivere meglio la fede in un particolare periodo storico, aiutando il fedele a ritornare ai principi della fede stessa scaturiti dalla rivelazione.
Il fatto che una persona dica di vedere Gesù o la Madonna e di ricevere messaggi di origine sovrannaturale non implica che sia vero: questi fenomeni privati, vissuti e successivamente veicolati da una singola persona, vanno verificati e analizzati per capire se vengono da Dio, da Satana o dall’io dell’uomo. Occorre dunque una verifica ecclesiastica: ci sono quelle vere, di origine sovrannaturale, e ci sono quelle false, di origine preternaturale. C’è il bene e c’è il mistificatore del bene, il grande emulatore e menzognero luciferino, che imita le cose di Dio per ingannare il popolo.
Le apparizioni a santa Margherita, i messaggi e le richieste ad essa associate rientrano tra le rivelazioni private realmente avvenute, avvalorate con approvazione ecclesiastica – sono dunque reputate attendibili e comprovate. La pratica è stata diffusa nel corso dei secoli mediante l’approvazione ecclesiastica, la Chiesa ha accolto e protetto i frutti dell’apparizione, la santa è stata canonizzata da papa Benedetto XV nel 1920 e la pratica dei nove venerdì è una di quelle prevalenti tra i fedeli di fede cattolica.
La santa ebbe la prima apparizione della Madonna a 14 anni e la prima apparizione di Gesù il 27 dicembre 1673. Nell’apparizione, avvenuta a Paray le Monial (Francia), Gesù chiese alla santa che l’amore del suo Sacro Cuore si diffondesse nel mondo. In riparazione delle ingratitudini degli uomini, il Signore le chiese che si frequentasse la Santa Messa, in special modo nel primo venerdì del mese, con amore e con spirito di riparazione e non come atto “dovuto”.
Per coloro che si confessano e si comunicano per i primi nove venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, offrendo il cammino per le intenzioni del Sacro Cuore di Gesù, il Signore ha predisposto 12 promesse, stabilendone le condizioni. La più grande è la promessa della penitenza finale, secondo cui l’anima non morirà in peccato mortale, in disgrazia di Dio, ma avrà tutti gli strumenti e le grazie predisposte necessarie per la salvezza dell’anima.
«Quindi siamo tutti salvi in automatico!»

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Qui, senza un’adeguata formazione teologica e ascetica, partono le mentalità pagane comuni tipiche del fedele sprovveduto, che involontariamente può fraintende le promesse e interpretare a modo suo, e senza che lo faccia in cattiva fede. È dunque necessario che si attui una specificazione di carattere teologica onde evitare malintesi e incomprensioni.
D: Se faccio i nove venerdì del mese sono dunque salvo “in automatico”?
R: NO, anche perchè la salvezza automatica NON ESISTE, è anti-biblica ed è presente solo e soltanto nelle riforme protestanti del 1517, la cui natura è eretica e scismatica. I nove venerdì non danno certezza automatica di salvezza: non è “faccio i nove venerdì e poi sono apposto”. Prima, durante e dopo tale pratica, il fedele, così come è già presupposto indipendentemente dalla pratica, deve comunque vivere in coerenza con il Vangelo, praticare Misericordia nei confronti del prossimo e rispettare le leggi di Dio: solo allora la promessa di Cristo verrà senz’altro mantenuta. Chi, in virtù di tale pratica, va poi in giro a fare ‘‘quello che vuole’’, alla luce della medesima promessa, oltre ad attuare un abuso della Misericordia e della disciplina ecclesiastica, compie di fatto una duplice offesa nei confronti di Dio, abusandone la misericordia e vanificando la grande promessa di Cristo della penitenza finale. Per far sì che tale premessa abbia effetto il fedele deve semplicemente vivere in coerenza con Dio e continuare il cammino cristiano, come farebbe nel caso in cui non facesse tale pratica. Poi, in aggiunta, avrà la grazia ausiliare promessa dalla suddetta pratica. La grazia che da essa scaturisce incrementa la certezza morale di salvarsi, non la certezza assoluta.
Giovanni 6, 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna
LE PROMESSE DI NOSTRO SIGNORE
PER I DEVOTI DEL SUO SACRO CUORE
Gesù, durante l’apparizione avvenuta a santa Margherita Maria Alacoque, mostrò il suo Sacro Cuore, che apparve come fosse il sole dell’universo, ed infine fece le seguenti promesse per i devoti del Sacro Cuore:
- Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato
- Metterò e conserverò la pace nelle loro famiglie
- Li consolerò in tutte le loro pene
- Sarò loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte
- Spanderò copiose benedizioni su ogni loro impresa
- I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l’oceano infinito della misericordia
- Le anime tiepide si infervoreranno
- Le anime fervorose giungeranno in breve tempo a grande perfezione
- La mia benedizione poserà anche sulle case dove sarà esposta ed onorata l’immagine del mio Cuore
- Ai sacerdoti io darò la grazia di commuovere i cuori più induriti
- Le persone che propagheranno questa devozione, avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà cancellato mai.
- A tutti quelli che, per nove mesi consecutivi, si comunicheranno al primo venerdì d’ogni mese, io prometto la grazia della perseveranza finale: essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i Santi Sacramenti (se necessari) ed il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo.
La dodicesima promessa è detta “grande” o “grandissima”: è un dono gratuito concesso dal Cielo.
CONDIZIONI
Per affrontare i nove venerdì del mese, queste sono le condizioni:
- Ricevere la Santa Eucaristica il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi. Ovviamente, come ci insegna la Chiesa, bisogna ricevere Cristo in stato di grazia, per cui se si è in peccato mortale bisogna confessarsi e solo poi si può entrare in comunione con Dio. L’Eucaristia va offerta al Sacro Cuore di Gesù. Non si riceve la Santissima Eucaristia in peccato mortale, poichè i peccatori che muoiono in peccato mortale vanno da se stessi all’Inferno, senza alcuna possibilità, per loro, di scegliere il Paradiso nell’atto immediatamente successivo al trapasso. Se dunque ci si comunica in uno stato di peccato grave, si attua un sacrilegio eucaristico, peggiorando ulteriormente la condizione morale dell’anima.
- Per nove mesi consecutivi, senza interruzioni. Chi dovesse interrompere, per QUALSIASI motivo, DEVE RICOMINCIARE DACCAPO! Qualsiasi motivo sia stato la causa dell’interruzione, bisogna comunque ricominciare. Non valgono malattia, dimenticanza, urgenze, contrattempi, lavoro et similia.
- Ogni primo venerdì del mese, in qualsiasi periodo. La pratica si può iniziare in qualsiasi mese dell’anno. Potete iniziarla a gennaio così come a maggio così come a settembre. Ad esempio, quando la feci io, la iniziai a febbraio.
Concludo.
Abbiate cura di questa pratica e fatela con il cuore ed in buona fede.
Ciò detto, andate a Messa tutti i giorni, ogni giorno: in questo cammino, che è il vero cammino del cristiano che vuole santificarsi e seguire Cristo, fate poi tesoro di questa pratica!
Sia lode al Signore.
https://manitesedimaria.blogspot.com
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Grazie. Sempre. Bel blog 🙂
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