L’azione del demonio si divide in ordinaria e straordinaria: vi sono dunque azioni diaboliche ordinarie e azioni diaboliche straordinarie. Esse comprendono la tentazione, la vessazione, l’infestazione, l’ossessione e la possessione diabolica. La prima è definita ordinaria; le altre quattro appartengono alla tipologia d’azione diabolica definita straordinaria. Le cinque azioni ordinarie e straordinarie del maligno corrispondono a cinque tipologie di azione distinte e a se stanti. Non vanno confuse tra di loro e non si possono equiparare: non sono ‘‘la stessa cosa’’.
Queste cinque tipologie di azione preternaturale hanno origine in una creatura sola: il demonio. Esso, nei limiti del permesso divino e secondo quanto concede la libera disposizione arbitrale dell’uomo (ricordiamo che Satana ha potere nella misura in cui l’uomo glielo concede), può indurre al peccato, può vessare, può infestare, può ossessionare e può, secondo un permesso divino straordinario, possedere. Vediamo ad una ad una le cinque azioni ordinarie e straordinarie del demonio. C’è un gran bisogno che l’uomo sappia ciò che la Chiesa custodisce sulla realtà del maligno.
Tentazione
Vessazione
Infestazione
Ossessione
Possessione diabolica
1) La tentazione, potere ordinario del demonio, è l’induzione al peccato. Essa si definisce “tentazione ordinaria” o “azione diabolica ordinaria”. La tentazione ordinaria è il potere comune del maligno ed è quotidiana: il demonio ha potere di indurre al peccato il fedele. L’induzione è una provocazione, un suggerimento materiale o immateriale a compiere un particolare peccato. Essa ha il compito di indirizzare l’anima, attraverso una provocazione, verso il complimento del peccato.
Matteo 26, 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
La pratica dell’induzione non comporta il possedimento delle proprietà arbitrale, della libera volontà dell’uomo (essa è inespugnabile dinanzi qualsiasi intelletto): esso – l’uomo – può venire indotto a, ma soltanto lui, in piena libertà, pienamente in possesso della sua autonomia arbitrale, può scegliere deliberatamente di compiere l’atto concreto del peccato. Può dunque venire indotto, ma soltanto lui può decidere se cedervi, attraverso una accondiscendenza diretta, mettendo così in pratica questa induzione.
La tentazione ordinaria si combatte pregando il santo Rosario quotidiano, andando alla Santa Messa tutti i giorni, ricevendo le grazie necessarie per il rafforzo della volontà, affinchè l’uomo non si inclini verso il peccato, ma lo combatta, rifiutandolo. L’uomo deve compiere uno sforzo interiore, sorretto dalla preghiera, per non cedere alla tentazione ordinaria. Il meccanismo si basa sulla legge collaborativa: libero arbitrio + grazia.

2) La vessazione è una forma di tentazione diabolica straordinaria 1 che riguarda la persona e può avvenire in forma esteriore (materiale e sensibile) o interiore (morale e spirituale). La vessazione è perlopiù una forma di attacco scientifico sulla persona e ha dunque una valenza materiale e sensibile. Essa avviene come se qualcuno ci stesse effettivamente toccando: l’autore della vessazione è sempre e comunque il diavolo, creatura angelica.
1. La CEI fa rientrare la “vessazione diabolica” tra le forme di tentazione straordinaria.
La vessazione comprende una varietà di fenomeni concreti a dir poco immensa. Esempi scientifici di vessazione possono essere estratti dalla vita dei santi: colpi alla testa, alla stomaco, spinte, venire presi e trascinati in un punto, venire attaccati fisicamente in qualunque maniera, avere persistenti condizioni di negatività dove ogni cosa, in un particolare aspetto della propria vita, va male o non volge nel verso giusto e via discorrendo. Padre Pio e Santa Gemma Galgani sono due santi la cui vita è stata caratterizzata da una continua vessazione del demonio. La vessazione diabolica, nella loro vita, era una costante.
Nel documento “Penitenzieria apostolica XXIX corso sul foro interno”, si legge: Per vessazione diabolica s’intende l’azione con cui il demonio aggredisce e affligge l’uomo fisicamente, senza che questo comporti, per sé, un possesso del corpo che da lui viene tormentato. 2
2. “Penitenzieria apostolica XXIX corso sul foro interno. Casi di Possessione. Discernimento e accompagnamento spirituale.” Relazione di padre Piermario Burgo, esorcista Arcidiocesi Brindisi-Ostuni. Clicca qui.
La vessazione riguarda unicamente persone e non cose né animali. Essere vessati non implica essere posseduti: il demonio può procurare danno fisico senza che questi possa possedere il corpo del fedele. Il vocabolo, secondo il dizionario italiano, parla di “maltrattamento continuato”.
• Vessazione
/ves·sa·zió·ne/
sostantivo femminile
Maltrattamento continuato, per lo più in quanto inflitto a inferiori o a persone più deboli: sudditi soggetti alle v. del tiranno; spesso, con riferimento a imposizioni fiscali esose.
La vessazione, offerta a Gesù Cristo, può procurare profitto per l’anima propria e altrui. Essa procura sofferenza; la sofferenza è Croce; la Croce è la Vittoria di Cristo. Essa è Croce ed in quanto tale può venire offerta in unione alle Sante Piaghe di Cristo, venendo dunque elevata allo stato divino.
3) L’infestazione riguarda cose, oggetti o animali. È una forma di presenza diabolica sensibile, di infestazione preternaturale (che viene ovvero dal demonio), ed è avulso a qualsiasi principio di natura scientifica. La causa fenomenologica non avviene perchè causata dalla natura, ma dal maligno.
Può avvenire perchè qualcuno ha praticato pratiche esoteriche e occulte, occultismo, magia nera, magia bianca (sia la nera che la bianca vengono da Satana), stregoneria, malefici, fatture e quant’altro, aprendo da sé le porte al demonio a tal punto da permettergli di infestare un luogo o un oggetto. Come esposto, il più delle volte avviene perchè qualcuno ha fatto una fattura o un rito di stregoneria ad un oggetto, ad un luogo o ad una famiglia, producendo un maleficio satanico.
Il fatto che qualcuno compia una fattura o un maleficio su una famiglia, un luogo od un oggetto, non è poi detto che il ricevente della fattura venga effettivamente colpito: dipende dai permessi concessi da Dio, dallo stato di grazia dell’individuo (ad un aumento di grazia corrisponde un incremento della protezione spirituale) e dal «raggio» di azione diabolica, circoscritto nei limiti di quanto Dio permette, essendo dunque delimitato per volontà di Dio. Il fatto che parta non implica a tutti i costi che arrivi, in sostanza.
L’infestazione, riassumendo, avviene poichè qualcuno la causa su qualcosa o qualcuno (atto deliberato sostanzialmente malvagio) o perchè qualcuno la pratica di suo, riversandola, inconsapevolmente, su se stesso. Colui che attua pratiche occulte è il primo a predisporsi verso l’eterna dannazione, divenendo causa e prima vittima del suo stesso male.
Sottolinea padre Amorth in “L’azione del Maligno. Come riconoscerla e come liberarsene” (Edizioni Fede & Cultura , 2011, pp. 180):
Vi è poi il caso di un oggetto che può essere stato maleficiato da un mago. Ad esempio, facce strane di legno che uno compra in Egitto o in India per ricordo; regali che vengono fatti da parenti o falsi amici, dopo averli resi malefici. Anche immagini sacre possono essere maleficiate, per cui vanno bruciate o distrutte.
È più raro il caso di animali resi malefici. I più colpiti sono i gatti e i rospi. Il Vangelo ci presenta il caso di quel gregge di porci in cui sono entrati i demoni, che annegano nel lago di Genezaret.
Mi preme molto ricordare che più del 90% delle persone colpite dall’opera del maligno lo sono tramite un maleficio, che è stato fatto o a loro o a tutta la famiglia.
Se il fedele usufruisce di queste pratiche nella speranza di migliorare la propria vita, apre da se stesso le porte al demonio, mettendosi da sé nelle mani di Satana. Consapevolmente o inconsapevolmente, il demonio ottiene potere sull’anima nel momento in cui è la persona stessa a concederglielo. Chi fa uso di queste pratiche occulte, apre una porta ed il demonio si arroga il diritto di entrarvi 1. Affinchè se ne renda conto e torni a Dio, il Signore permette che il fedele riceva i profitti collaterali dell’azione diabolica. Quando il fedele vivrà sulla sua pelle cosa significhi pratiche queste cose, tornerà a Dio.
- Me lo disse perfino il sacerdote che mi fece una preghiera di liberazione dai legami occulti in aramaico antico, nel luglio del 2012, nel Santuario di Puianello (provincia di Modena).
Talvolta vi sono invece casi di vittime che, pur non avendo fatto nulla, si ritrovano a vivere situazioni analoghe all’infestazione. Questo può comunque comportare una maggiore vicinanza a Dio. Dinanzi un caso specifico di infestazione, il fedele deve affidarsi a Dio, pregare e farsi benedire il luogo soggetto ad infestazione, vivendo questo cammino in maniera continuativa. Qualora ad essere infestati fossero degli oggetti, questi vanno bruciati o buttati.
4) L’ossessione si potrebbe definire una «variante» della vessazione, soltanto di natura psichica, interiore e immateriale. L’ossessione va distinta da disturbi e problematiche di natura psicologica e non sempre la sua decifrazione avviene in maniera chiara ed immediata. Non è facile riconoscere i segni distintivi di un’autentica ossessione diabolica, quando ovvero il maligno ha potere effettivo nella mente dell’individuo a tal punto da ossessionarlo. Bisogna saper separare le due cose attraverso un processo di discernimento, meramente intellettuale, che avviene nel tempo.
Un’eventuale analisi psichica e neurologica del soggetto, attraverso una serie di test ed esami da attuare presso figure professionali qualificate, in modo tale da scartare qualsiasi motivazione scientificamente esistente, può aiutare a capire se le problematiche insite nel fedele siano di matrice psichica o spirituale e se possono dunque riguardare la tipologia di ossessione diabolica.
L’ossessione riguarda dunque una forma di attacco diretta alla mente dell’individuo, influente nella sfera psichica, capace di suscitare pensieri, immagini e dati visuali di natura scomoda per il soggetto ossessionato. La quantità e la persistenza di queste immagini visuali e di questi pensieri suscitati nella mente del fedele, sono tali da indurlo all’ossessione. Questa tipologia di azione diabolica, però, non può prendere possesso delle facoltà intellettive e arbitrali, la libera volontà dell’uomo, in quanto essa è inespugnabile e scissa dall’attacco diabolico. L’uomo rimane l’unico autore esecutivo della sua volontà ed essa non può essere di proprietà del potere diabolico.
Se viene a mancare la libera volontà di volersi liberare, la fede, la preghiera, i Sacramenti, l’abbandono deliberato a Dio, lasciandosi aiutare da Esso, l’ossessione può produrre una serie di effetti collaterali nefasti, tra cui il graduale declino sociale, lavorativo e affettivo dell’individuo e la sua progressiva autodistruzione. Il fedele può rivolgersi presso un qualche sacerdote che lo aiuti, può utilizzare le armi proprie del cristiano – fede e preghiera – e può richiedere la liberazione in grazia, nel rispetto dei tempi di Dio, mediante un cammino graduale.
Padre Piermario Burgo afferma in “Penitenzieria Apostolica”: «Come nella vessazione anche nell’ossessione diabolica non si ha per sé un possesso del corpo e l’azione del demonio è circoscritta alla comunicazione ai sensi interni di immagini ossessive. Non di rado le immagini “bombardate” appaiono fin da subito razionalmente assurde all’intelletto della persona che le riceve, ma sono di tale portata ed intensità che la vittima non è in grado di respingerle.»
«Una rappresentazione con cui l’ossessione diabolica può essere raffigurata è quella di un folle che è riuscito ad entrare nella nostra abitazione, ma che può soltanto seguirci in tutte le stanze in cui passiamo o sostiamo, rintronandoci le orecchie con i suoi discorsi o le sue grida senza che glielo possiamo impedire col cacciarlo fuori o col mettergli un bavaglio. Per il resto, questo nemico non può toccare niente di quello che c’è in casa: non può accendere o spegnere un interruttore, non può aprire o chiudere una porta, non può spostare un mobile o prendere in mano un oggetto. L’intero edificio resta sotto il nostro controllo.»
5) La possessione è l’ultima tipologia di azione straordinaria, esso è il potere massimo limitato concesso al demonio ed la forma più elevata di potere diabolico nei confronti di un’anima. Massimo perchè rappresenta il potere più alto del maligno, limitato perchè pur sempre circoscritto nei limiti concessi da Dio: è dunque il limite assoluto o limite massimo.

La possessione diabolica è quando il demonio è scientificamente presente nel corpo di una persona: in esso vi è dunque un’entità esterna, un ente etereo e immateriale, che possiede il corpo di un soggetto cosciente, nei limiti di quanto concesso da Dio. Sono quattro gli elementi che possono dar prova scientifica di eventuale possessione:
- Forza fisica oltre le possibilità umane. Essa è tale perchè di natura angelica e non umana: la forza viene infatti esercitata dal demonio e non dall’uomo
- Fenomeni oltre le leggi fisiche e gravitazionali (levitazione, strisciare come un dragone, camminare come se si stesse strisciando sopra una parete)
- Avversione innaturale al Sacro, al Divino, alla Santa Messa e ai Sacramenti in generale: chi è posseduto si ritrova ad avere difficoltà particolari ad entrare in una Chiesa e a partecipare ad una Messa. Generalmente può capitare che il posseduto si accasci a terra, si dimeni e urli come un ossesso dinanzi una Chiesa o in presenza di Sacramenti
- Parlare in lingue, sconosciute al fedele, perlopiù antiche (vedi aramaico, latino, greco)
- Conoscere informazioni private del prossimo, in particolar modo sul suo passato
La possessione avviene sempre e comunque secondo un preciso permesso divino di carattere “straordinario” che permette al demonio di esercitare questa particolare forma di potere sul fedele, e da cui poi Dio può ricavarne un bene maggiore. La possessione non è particolarmente comune, i casi di possessione non sono così abbondanti, ma ve ne sono.
La liberazione dalla possessione può avvenire in vari modi. Le motivazioni della possessione rientrano nel mistero della Volontà Divina. Dio può permettere la possessione per trarne un bene maggiore, generando fede in colui che è posseduto e testandone la volontà, l’unione e la perseveranza. Soltanto Dio può liberare il posseduto dal demonio. Qualora il fedele si faccia aiutare dall’esorcista, avendo egli il permesso di ordinare al demonio di andarsene, è Dio che opera attraverso di lui. Non è mai l’esorcista che “libera il possesso dal demonio”, come se avesse il potere di farlo in se stesso, ma è Dio che opera mediante l’intermediario.
Tra le possibilità di liberazione dell’ossesso, ve ne sono due specifiche:
- Liberazione immediata per libera decisione di Dio, che può decidere da sé di liberare il posseduto come e quando vuole.
- Attraverso un cammino graduale di fede e preghiera, che Dio permette, mettendo alla prova il fedele, per trarne un bene maggiore. Ad un aumento di fede, preghiera e Sacramenti, il fedele “accorcia” la sua liberazione personale. Il fedele può venire aiutato da un sacerdote esorcista, che può compiere esorcismi nel nome di Gesù Cristo per scacciare il demonio dal corpo del fedele. L’esorcismo di per sé non da certezza automatica di liberazione: dev’essere il fedele a volerlo, a collaborare e a volersi liberare nel nome di Gesù Cristo. Dio può liberarlo in qualsiasi momento, basta che il fedele lo metta al centro della propria vita ed è disposto a lasciarsi liberare, cooperando con la grazia divina.
Secondo quanto stabilito dal Can. 1172 del Codice di Diritto Canonico, il rito dell’esorcismo può essere compiuto solamente da un sacerdote esorcista, secondo i permessi e le disposizioni del Vescovo Diocesano. Qualsiasi fedele può pregare privatamente per la liberazione di un posseduto.
Concludo invitando ad un autentico rapporto personale con Cristo e Maria, iniziando in se stessi e nel proprio cuore, alimentato dalla preghiera e dalla vita sacramentale quotidiana. Preghiera e Santa Messa quotidiana e confessione mensile.
Matteo 6, 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.