San Michele (Μιχαήλ), Gabriele (Γαβριήλ) e Raffaele (Ραφαήλ) Arcangelo sono tre creature angeliche realmente esistenti. Non sono personaggi mitologici né figure simboliche ideate per necessità di descrizione o linguaggio, come a voler veicolare un qualche messaggio metaforico. Esse sono tre creature di puro spirito, intellettive e non corporee, eteree e immateriali, create da Dio e confermate nella prova angelica. Esistono come esiste la materia; sono reali come sono reali l’acqua, il fuoco ed il vento. Il 29 settembre è santi Michele, Gabriele e Raffaele.
Oltre ogni sterile ripetizione nozionistica propria del devozionismo giornalistico popolare, che di suo è comunque lecito, si può dire qualcosa che non è ancora stata detta – o è stata detta e ribadita ma non a sufficienza o che vien detta e ribadita soltanto talvolta. Più che ricordare ciò che altri hanno già ricordato – il ruolo, la natura, la storia, il simbolo. Più che dirvi ciò che altri hanno detto nella storia del «tempo». Voglio dirvi qualcosa che giace nel cuore pratico della fede.
Questi tre angeli sono stati creati da Dio affinchè conoscessero e amassero Dio e affinchè si ponessero a Suo servizio e a nostro vantaggio. Essi sono anche al nostro servizio. Sono strumenti di Dio; servi del Signore e a servizio dell’uomo. L’uomo può pregarli e coltivarne la devozione a proprio vantaggio. Vivendo in coerenza con il Vangelo e intraprendo un cammino di fede, preghiera e Sacramenti, questi arcangeli saranno lieti di mettersi al servizio dell’uomo di buona volontà. Con buona pace di coloro che credono di poter ricevere grazie senza mai pregare e senza vivere in coerenza con la Parola di Dio, colei sulla quale verremo giudicati.
Santi Michele, Gabriele e Raffaele

San Michele Arcangelo
San Michele fu l’arcangelo che divise Lucifero dal Regno dei Cieli. La spada che gli vien rappresentata in mano non è atta all’annullamento del male, ma alla separazione del male dal bene, sennonché alla delimitazione del male nei confronti del bene. Egli, l’arcangelo, non ha potere esecutivo di giudizio, condanna e distruzione, atti che spettano solamente a Dio. Egli può solamente mettersi dinanzi a colui che il bene vorrebbe vederlo annientato. Il più grande servizio che l’arcangelo Michele rende all’uomo è la difesa dell’anima contro le potenze degli inferi. Pregato e invocato, egli è un prezioso aiuto per ognuno di noi, combattuti e tentati dal demonio, per i posseduti, per coloro che sono vessati, per coloro che sono particolarmente tentati dal seduttore antico.
San Gabriele Arcangelo
San Gabriele Arcangelo fu colui che diede l’annuncio a Maria Santissima. Nel primo mistero della gioia si contempla l’annuncio dell’Angelo Gabriele a Maria Santissima. Egli è patrono della comunicazione. Papa Pio XII, nel 1951, consegnò le scienze della comunicazione alla protezione celeste dell’arcangelo. “A queste scienze meravigliose ed a quelli che le mettono in opera o che le esplorano”, annunciò il papa nell’atto dell’affidamento, “Costituiamo e dichiariamo l’Arcangelo San Gabriele, celeste Patrono presso Dio di questa professione, dei suoi specialisti ed impiegati”. San Gabriele è patrono di noi scrittori, blogger, podcaster, speaker e di tutti coloro che usano strumenti di comunicazione. Invochiamolo nella nostra arte che riguarda il dire, l’esprimere, il comunicare.

San Raffaele Arcangelo
L’arcangelo Raffaele è il patrono di giovani, fidanzati, sposi, farmacisti, oculisti, educatori, viandanti e profughi. Quando partii per Londra all’età di 18 anni, pur se ai tempi ero pagano e lontano dalla fede, sono certo che questo arcangelo buttò un occhio perfino su di me, che agli angeli non credevo che di Dio non ne volevo sapere. Un giovane, un fidanzato, un viandante, uno sposo, può invocare la protezione di questo arcangelo, ottenere lumi spirituali sulla prosecuzione del proprio cammino e chiedere una benedizione particolare sulla propria famiglia. Egli è creato da Dio apposta, per essere al servizio di Dio e per essere nostro aiuto!

Apocalisse 12, 7 Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8 ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo.
San Michele Arcangelo è qui
per proteggerci contro la tentazione
ordinaria; contro le tentazioni
straordinarie;
in caso di possessione,
egli può intercedere
presso Dio, per alleviare
le sofferenze causate,
aiutarci nella liberazione,
la quale avviene per grazia di Dio,
consensualmente accettata
dalla volontà umana;
invochiamolo quotidianamente
contro le tentazioni ordinarie
di Satana;
i pensieri impuri e perversi
che esso suscita nella mente;
le manipolazioni dell’animo,
sensibile e affettivo;
i tentativi di destabilizzare l’essere,
dentro se stesso.
Daniele 8, 16 intesi la voce di un uomo, in mezzo all’Ulai, che gridava e diceva: «Gabriele, spiega a lui la visione».
Se vogliamo costruire un blog,
un sito, una radio, una televisione,
fare podcast, scrivere un libro,
un e-book, Dio ci invita
a rivolgerci 1 a San Gabriele Arcangelo.
Egli è dono ed è qui come dono di Dio.
Per Lui, Dio, e per noi, frutto della figliolanza.
È colui che Dio ci dona
a nostro vantaggio.
Egli, patrono degli scrittori,
sarà lieto di donarsi 2, intercedere,
per sostenere, ispirare e sorreggere
attività di qualsiasi fedele che,
in buona fede,
per Dio e non per se stesso,
vuole usufruire dei propri talenti,
e dei singoli strumenti disposti,
per opere di apostolato cristiano
affini alla comunicazione.
- Dio stesso ci invita in quanto è egli stesso ad aver rivelato la Volontà che l’angelo si possa pregare; la preghiera all’angelo ha un fondamento teologico, essendo essa scaturita da Dio nell’atto della Rivelazione.
- Perchè dev’essere lieto di donarsi per forza di cose? Potrebbe l’arcangelo essere non lieto? L’arcangelo superò la tentazione intellettiva di Satana, scelse Dio e non se stesso; vinse e si confermò nella grazia perpetua di Dio. Egli è dunque pienamente e totalmente in comunione con Dio – la condizione è irrevocabile. Chiunque sia nell’amore di Dio, non desidera che rimanere nell’Amore. L’angelo non può che ricevere amore, e non può dunque che essere un angelo buono. Non può non essere amore; ne consegue che non può che essere amore, grazie al suo stato continuo e perpetuo di unione con Dio. Ciò detto, se i presupposti del fedele sono in linea con il Vangelo – buona fede, voler lavorare per Dio, etc.. – l’Arcangelo sarà lieto di rispondere alle singole preghiere di chiunque voglia mettersi sotto il suo patronato e chiedere il Suo aiuto. Gli angeli sono buoni, ed è verità di fatto; e sono lieti, se le richieste sono cosa buona e giusta. Qualora la richiesta non fosse cosa buona e giusta, alla luce della Volontà di Dio, l’angelo non eseguirà la richiesta; non potrà dunque ‘‘non essere lieto’’ di eseguirla, non dovendola nemmeno eseguire; ma potrà non approvare, alla luce della visione beatifica di Dio, la qualità morale della richiesta.
Tobia 5, 4 Uscì Tobia in cerca di uno pratico della strada che lo accompagnasse nella Media. Uscì e si trovò davanti l’angelo Raffaele, non sospettando minimamente che fosse un angelo di Dio.
Vi siete fidanzati? Vi state per sposare?
Siete viaggiatori del mondo?
Giusto per nominarne tre.
Eccovi San Raffaele Arcangelo,
patrono delle “categorie” sociali e spirituali
citate in articolo.
Mettiamoci sotto la sua protezione continua,
mediante la fede e la preghiera,
chiedendo aiuto all’arcangelo,
affidandogli il nostro rapporto
sentimentale.
Egli, che è creatura pura,
illimitatamente riempita dall’Amore,
che è Dio stesso, donerà se stesso,
intellettivamente 3, aiutandoci
nella continuazione del nostro cammino
in Dio.
- Gli angeli sono creature intellettive, puramente spirituali, non corporificate. Non hanno materia. La tipologia di aiuto può comunque comprendere una varietà di azioni, tutte spirituali e intellettive, tra cui il suggerimento nell’intelletto, l’ispirazione sensibile nell’anima e altro.
ll servizio di questi arcangeli avviene nella misura in cui l’uomo ne invoca l’aiuto. Il servizio di queste tre creature angeliche è venuto meno nella misura in cui l’uomo si è allontanato dalla fede. Vivendo nel mondo post-illuminista, la convinzione di fede che l’angelo esista è stata gradualmente dismessa, nel momento in cui l’uomo ha cessato di credere a ciò che non vede – lo spirito – e ha iniziato a credere solamente a ciò che vede – la materia.
Ecco che gli arcangeli, e con essi i miliardi di angeli delle schiere angeliche che Dio ha creato, sono divenuti esseri ignorati, non più creduti, pregati e invocati. Essi vivono presso Dio nell’eterna gioia, nella perpetua condizione di poter operare per noi: se solo li invocassimo. L’esistenza dell’angelo è una verità di fede. Quei pochi che ancora vi credono, possono usufruirne a proprio vantaggio coltivandone il rapporto personale mediante la preghiera, con buona pace di un mondo che ne rifiuta l’esistenza.