‘‘Libera Nos. Il Trionfo sul Male’’, un docu-film supportato dallo Spirito Santo

Oltre settant’anni di cinema hanno deformato la percezione popolare di cosa sia un esorcismo, cosa faccia un esorcista e, per ultimo ma non minore, chi sia il diavolo. La realtà è stata tradotta in spettacolo, lo spettacolo ha deformato la realtà, e lo spettatore ne è uscito confuso: il demonio dev’essere certamente un essere mitico, figo e ironico, se così viene dipinto dalle parti di Hollywood. Non c’è niente di più errato di come il diavolo sia stato tradotto, caratterizzato e raccontato nelle celluloidi statunitensi, già mediante l’opera L’Esorcista del 1973, un inganno sensazionalistico e spettacolarizzato, erroneamente visto come l’unica fonte su celluloide autorevole e attendibile sulla realtà del maligno.

Nei meandri dell’industria del cinema, secondo produttori e registi, l’esorcismo è difatti uno spettacolo, l’esorcista un eroe d’azione ed il maligno è una creatura mitologica da compatire; la realtà – vera – rimane immutata, nonostante i tentativi di deformazione operati in USA. Il cinema ha reso a cinema una realtà che cinematica non può essere. Non puoi tradurre, secondo gli stilemi e i cliché dell’horror di massa, una singola esperienza di esorcismo realmente accaduta. Era dunque cosa buona e giusta che qualcheduno si procurasse di esporsi, smentendo le fake news e ricollocando i fatti in ordine alla realtà oggettiva.

Serviva che una coppia di autori – sceneggiatori e registi – ristabilisse ordine, raccontando la realtà non per ciò che il pubblico si aspetta o vuol vedere, ma per quella che è in natura. Non la deformata versione del maligno secondo l’intrattenimento, suscettibile ai sensi, spettacolarizzata ed emozionale, sovraccarica di produzioni sonore e visive altisonanti di stampo hollywoodiano, ma la realtà obiettiva propria dell’angelo dannato, dell’esorcista e del rito di esorcismo secondo la Chiesa Cattolica. Che diverge, nella maniera più assoluta, da ciò che l’industria dominante, programmata per la massa, ha da sempre proposto, sfruttando menzogne elaborate e costruite con l’artificio del cinema.

Libera Nos è un’opera di divulgazione al servizio della fede, attinente in esclusiva ai fatti, un documentario di promozione semplice, lineare e naturale, senza espedienti cinematici di dubbia attinenza. Buona parte dell’opera è costituita da interviste, coadiuviate da una piccola serie di ricostruzioni di eventi realmente avvenuti; l’utilità del film è costituita dall’intervento di personalità di valore del mondo ecclesiale – a parlare sono padre Amorth, padre Pellegrino Ernetti, padre Truqui ed altri ancora – mentre l’intelligenza della fede e la grazia dello Spirito Santo si evincono dall’aver accuratamente evitato di cadere nell’inflazionato stilema dell’horror, evitando che le situazioni-tipo ricostruite divenissero dei filmati sensazionalistici ed emozionali, a scapito del sapere.

Lo scopo del film non era mostrare, evocare e sensibilizzare mediante l’immagine, ma far sapere. È la gnoseologia alla luce del Vangelo, e non lo spettacolo tratto dal Vangelo, l’obiettivo ultimo dell’opera. Era divulgare delle informazioni puramente magisteriali, in opposizione a qualunque tentativo di spettacolarizzazione. L’aver musicato con grazia la pellicola, evitando un’accompagnamento sonoro cinematico capace di suscitare i sensi e di eccitare l’adrenalina, l’aver ricostruito solamente singoli momenti, necessari ai fini dell’esposizione, con grazia e intelligenza, senza sensazionalismi di regia e di montaggio, l’aver fatto parlare gli esorcisti, evitando che sequenze da cinema divenissero ingombranti e preponderanti, a scapito della verità, l’aver favorito una cultura nozionista ad una cultura dell’immagine e dello spettacolo, rendono il progetto realmente costruito secondo l’intelligenza della fede.

La cura nel sonoro, nel montaggio tecnico, nella ricostruzione degli eventi, isolata ad alcuni momenti con la sensibilità di un documentario ordinario, le singole interviste, realizzate in un arco temporale di 10 anni, sono gli elementi cardine di un progetto riuscito e vincente. Libera Nos vince la tentazione di strumentalizzare la tematica dell’esorcismo, evitando con grazia di ridursi ad un’opera spettacolare e sensazionalistica, un horror comune e omologato. Contro qualsiasi paura che ci potesse venire prima della visione, il “film non-film” è un riuscito progetto di promozione sulla figura dell’esorcista e sulla realtà dell’esorcismo: cosa sia, cosa non sia, fake news e miti da sfatare.

Questo film non cambierà di certo l’idea radicale, indotta dai media, che milioni di persone si son fatte sul maligno e sul rito dell’esorcismo, grazie a delle bugie prodotte ad hoc e ad una totale mancanza di esperienza e formazione. Ma sarà di utilità per chiunque voglia poter orientarsi nel mondo dell’audio-video secondo la grazia dello Spirito Santo e non la mondanità di Hollywood. È un film-documentario riuscito, coerente con la Dottrina della Chiesa, di utilità storico-culturale, un’arma in più al servizio di Cristo per l’evangelizzazione delle anime, contro l’evangelizzazione delle tenebre. Dobbiamo riprenderci ciò che il mondo pagano ci ha tolto: l’uso della tecnologia al servizio del Vangelo. Siano sempre benedetti progetti analoghi.

Marco 16, 15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 

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