Le testimonianze dei santi sul Rosario

Dio ci ha donato un’arma ed essa è il Rosario. Ma Dio ci ha donato anche un libero arbitrio, caratteristica intrinseca del nostro essere, e ciò significa che i doni di Dio non sono imposti, ma proposti, ed in quanto tale l’uomo ha il potere di accettarli così come rifiutarli. Dio può offrirti il Rosario, così come un commilitone può porgere un Famas F-2000 ad un combattente in difficoltà; tocca unicamente al ricevitore decidere se accettare o meno il dono, se farne uso o se rifiutarne l’utilizzo. Così come la pistola è l’arma del corpo, il Rosario è l’arma dell’anima; la prima si adopera in una realtà sensibile e contingente, per una guerra fisica; la seconda si adopera nella medesima realtà, ma per una guerra spirituale, contro le potenze angeliche.

I personaggi popolari del mondo favoriscono esempi di ricchezza, lusso, glorificazione personale, ammirazione di massa, auto-realizzazione. I santi, diversamente, hanno diffuso un esempio di carità, di offerta della croce, di sacrificio e abnegazione di sé e di totale dono di sé all’altro. I santi sono i primi grandi promotori del Rosario, servi innamorati della Vergine. I primi favoriscono l’ascesa del maligno, invisibile e celato dietro atteggiamenti pagani, i secondi favoriscono la diffusione del Vangelo, che è Cristo medesimo. Dobbiamo scegliere se voler seguire esempi pagani, tendendo alla glorificazione personale, alla ricchezza temporanea e alla soddisfazione di piaceri mondani e vani, o se seguire esempi in Cristo, imbracciando il Rosario avviandoci verso il Paradiso.

«Il Rosario è una devozione divina
una sorgente di grazia
un rimedio a mille mali
una catena che unisce il cielo alla terra».

Santa Teresa D’Avila
1515 – 1582

«Tu, che consideri il rosario come una preghiera adatta solo per le vecchiette, prendi questa corona e considerala, proprio per la sua apparente, straordinaria inutilità, come uno “strumentuccio” per spalancare le porte del Cielo…»

Padre Pio
1887 – 1968

Nel 2023 non si ha ancora un’adeguata conoscenza e diffusione del Rosario; esso appare come uno strumento anacronistico, sopravvissuto unicamente ad una generazione di anziani pre-conciliari, come se i giovani non dovessero parteciparvi. Diversamente dalla concezione popolare, profondamente errata, che vuole il Rosario come uno “strumento da pensionati” e di “superstizione”, il Rosario è uno strumento di grazia che ci permette di alimentare l’anima ogni giorno, conservando tutto quell’insieme di grazie e di condizioni interiori che favoriscono la nostra persona in rapporto a Dio. Il Rosario è cibo puro, celeste, che alimenta l’anima e la permea di grazia.

La testimonianza dei santi è necessaria. Essi, sopravvissuti alla progressione dei secoli, risultano ancor oggi potentissimi strumenti di promozione evangelica. Credibili e attendibili, i santi sono strumenti di cui Dio ha fatto uso per donare al mondo esempi di come si viva il Vangelo. I Santi ci ricordano cosa sia il Rosario, secondo le intelligenze di ognuno; le rispettive esperienze sono scolpite nei cieli. Siate furbi come i serpenti, dice Gesù in Matteo 10,16; usufruiamo del Rosario finché ne siamo in tempo.

Un giorno, un uomo chiese a padre Pio: «Padre, ma perché recitate sempre il rosario e non altre preghiere?», ed il sacerdote cappuccino rispose: «Perché la Madonna non mi ha mai rifiutato una grazia chiesta attraverso la recita del rosario». Ad una figlia spirituale raccomandò il Rosario come strumento privilegiato per difendersi dagli attacchi del demonio. «Stiamo attenti», le disse, «teniamo sempre l’arma in mano e vigiliamo, perché il nemico non dorme, fuggiamo anche l’ombra del peccato».

Madre Teresa di Calcutta, parlando del lavoro con i più poveri, asseriva: «Noi non andiamo mai dai poveri senza dire il Rosario. Lo recitiamo sempre, anche camminando».
Un giorno le venne chiesto: «È vero che le sue suore pregano quattro ore al giorno?», lei rispose: «Si, cominciamo alle quattro e mezzo del mattino. E quando sono per strada sgranano continuamente il Rosario». Fu lei che disse: «Aggrappatevi al Rosario come l’edera si attacca all’albero, perché senza la Vergine non possiamo reggerci in piedi».

Suor Lucia di Fatima ebbe modo di dire: «Bisogna dare più spazio al Rosario. Col Rosario è possibile vincere tutti gli ostacoli che Satana in questo momento vuole creare alla Chiesa cattolica. Tutti i sacerdoti in particolare devono recitare il Rosario. Il Rosario deve essere recitato col cuore e con gioia; non deve essere solo un dovere da sbrigare frettolosamente.».

In una lettera inviata a padre Fuentes il 22 maggio 1958, suor Lucia mise per iscritto: «Abbiamo a nostra disposizione due mezzi efficacissimi: l’orazione e il sacrificio. Il demonio fa di tutto per distrarci e toglierci il gusto della preghiera. […] La seconda volta mi ha ripetuto che i rimedi ultimi dati al mondo, sono: il S. Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. ».

Santa Teresina del Bambin Gesù ricordò che: «Con il Rosario si può ottenere tutto. Secondo una graziosa immagine, esso è una lunga catena che lega il cielo alla terra; una delle estremità è nelle nostre mani e l’altra in quelle della Santa Vergine. Finché il Rosario sarà recitato, Dio non potrà abbandonare il mondo, perché questa preghiera è potente sul suo cuore. Essa è come il fermento che può rigenerare la terra.»

Non ci si dimentichi del contributo dei papi, anch’essi santi. Il 29 ottobre del 1978, poco prima dell’Angelus da San Pietro, santo papa Giovanni Paolo II proclamò: «Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità. In questa preghiera ripetiamo molte volte le parole che la Vergine Maria udì dall’Arcangelo e dalla sua parente Elisabetta. A queste parole si associa tutta la Chiesa».

Nella Lettera Apostolica del 16 ottobre del 2002, Rosarium Virginis Mariae, il papa ebbe modo di mettere per iscritto: «Fin dai miei anni giovanili questa preghiera ha avuto un posto importante nella mia vita spirituale. Me lo ha ricordato con forza il mio recente viaggio in Polonia, e soprattutto la visita al Santuario di Kalwaria. Il Rosario mi ha accompagnato nei momenti della gioia e in quelli della prova. Ad esso ho consegnato tante preoccupazioni, in esso ho trovato sempre conforto».

Papa Giovanni XXIII, il 4 maggio 1963, nel discorso ai partecipanti al pellegrinaggio del Rosario Vivente, proclamò: «Una giornata senza preghiera è come un cielo senza sole, un giardino senza fiori.
La Madre di Gesù e nostra vi guarda e vi ascolta con materna predilezione. Ella sa che le volete bene, e gradisce la vostra preghiera perché accompagnata da salutari riflessioni e da propositi generosi. Come non potrebbe volervi bene la Regina del Cielo, quando recitando ogni giorno il suo Rosario volete essere il suo Rosario vivente? Tornando alle vostre case, dite pure che il Papa recita il Rosario intero, cioè tre corone, tutti i giorni; prega per la serenità, il conforto, i buoni propositi di ciascuno».

Il Rosario è la corda attraverso cui decidiamo di rimanere legati al ventre di Maria. La mano della Madre di Dio non molla mai l’estremità della corda che le è stata affidata. Tocca soltanto a noi tenere l’estremità opposta. Se noi, fatti di materia, inclini al peccato e soggetti alle conseguenze del peccato, possiamo stancarci, Maria Santissima non si stancherà mai di tener la propria parte di corda, ella che possiede Dio e che vive nella beatitudine eterna, pur vedendo la corda cadere e penzolare dinanzi ad essa, consapevole che suo figlio ha mollato la presa. E anche quando ciò accadrà, la Madre di Dio non si stancherà mai di sperare, ed attendere, che suo figlio riprenda in mano il Rosario, recuperando quel filo di corda caduto che dinanzi i piedi della Vergine attende di essere ripreso.

Pubblicità

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...